La vice presidente della Camera: "Dalle ‘Unioni civili’, al ‘Dopo di noi’, dai 'Minori non accompagnati' al 'DAT', il Parlamento - con il Pd sempre in prima fila - ha saputo interpretare il presente e immaginare un futuro migliore
"Finalmente! Con l’approvazione definitiva da parte del Senato della legge sul Testamento biologico, la XVII legislatura potrà essere ricordata per lo straordinario passo avanti sul terreno dei diritti civili e della cura delle persone".
Lo dice la vice presidente della Camera, Marina Sereni, dopo l'ok alla legge sul Biotestamento
"Dalle ‘Unioni civili’, al ‘Dopo di noi’, dai 'Minori non accompagnati' alle 'Dichiarazioni Anticipate di Trattamento' (DAT), il Parlamento - con il Pd sempre in prima fila - ha saputo interpretare il presente e immaginare un futuro dignitoso per ogni persona, a cominciare da quelle più fragili - aggiunge - La legge sul cosiddetto Testamento biologico non ha nulla a che fare con l'eutanasia ma permette a ogni individuo - in rapporto con i suoi cari e con il medico di fiducia - di poter indicare anticipatamente, in caso di malattie gravi che possono comportare la perdita delle facoltà di esprimersi, le terapie e i trattamenti ai quali intende o non intende essere sottoposto".
"Una legge mite, che scommette sulla relazione medico-paziente, che non abbandona nessuno ed evita ogni forma di accanimento terapeutico. Ora non resta che attuarla con intelligenza ed equilibrio - conclude - senza polemiche assurde e calcoli politici sulla pelle dei malati o sul dolore di chi li ama".