"Esattamente 10 anni fa, il reporter italiano Andy Rocchelli moriva crivellato dai colpi dei militari ucraini ad Andreevka, nel Donbass. Insieme a lui, moriva l'attivista per i diritti umani e interprete Andrej Nikolaevič Mironov. Andy Rocchelli era nel Donbass per fare il suo lavoro di giornalista e documentare le condizioni dei civili durante la guerra tra le truppe separatiste sostenute dalla Russia e l'esercito ucraino. Secondo i giudici italiani che hanno svolto le indagini sull'assassinio di Rocchelli, è certo che i colpi furono sparati dall'Armata ucraina, senza alcuna provocazione da parte delle vittime e in violazione delle norme che tutelano i civili in tempo di guerra.
Nelle prossime settimane Rino Rocchelli e Elisa Signori, i genitori di Rocchelli, e l'associazione "Articolo 21" saranno auditi dal Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo che presiedo per ascoltare le loro testimonianze sul tema della tutela dei reporter in zona di guerra, questione tuttora di grande attualità non solo per il conflitto in corso in Ucraina, dove Rocchelli ha perso la vita, ma anche per quello nella Striscia di Gaza dove si contano ormai più di 120 reporter uccisi". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.