"La Commissione esteri della Camera ha approvato oggi, all'unanimità, la risoluzione a mia prima firma con la quale l'Italia prende una posizione netta sulla costante violazione dei diritti umani in Iran, specialmente nei confronti delle donne, delle attiviste e degli attivisti e dei dissidenti politici.
La risoluzione, firmata anche dalla collega Lia Quartapelle e dai colleghi Enzo Amendola, Peppe Provenzano e Fabio Porta, nasce anche dal rapporto presentato da Amnesty International che documenta l'uso dello stupro, delle molestie e delle torture come arma di repressione del dissenso al regime, non solo nei confronti delle donne ma anche degli uomini.
Basta discriminazioni e violenze contro le donne, basta arresti arbitrari e condanne a morte di chi manifesta contro il regime di Teheran, basta intimidazioni e molestie perfino alle famiglie dei difensori dei diritti umani. Il governo, con l'approvazione della risoluzione, è impegnato a chiedere l'immediata e incondizionata scarcerazione dei prigionieri di coscienza tra cui la premio Nobel Narges Mohammadi; a fare pressioni sull'Iran perché firmi e ratifichi le convenzioni Onu contro la tortura e contro le discriminazioni verso le donne, a sollecitare la Repubblica Islamica ad eliminare, sia nelle leggi sia nella pratica, ogni forma di violenza contro le donne e le ragazze, incluso lo stupro e ad affermare in ogni relazione diplomatica e commerciale con il Governo di Teheran, l'esigenza del rispetto effettivo dei diritti umani, civili e politici della popolazione iraniana e il fattivo impegno ad attuarli.
Ringrazio le colleghe e i colleghi di maggioranza e opposizione per avere votato una così importante risoluzione che ha al centro i diritti umani, civili e politici di un popolo le cui manifestazioni di dissenso sono represse con particolare ferocia". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.