“Il Governo non può non vedere che la soluzione approvata due mesi fa, con un decreto, sia assolutamente inefficace e girarsi dall’altra parte come se il problema fosse risolto. E’ quello che sta succedendo sui crediti incagliati dei bonus edilizi in particolare del 110%. I crediti che possono essere disincagliati sono solo quelli del 2022, le piattaforme previste sono inattive o lentissime, tanto che nella migliore delle ipotesi annunciano l’apertura concreta solo da settembre in poi. Nel frattempo i crediti del 2023 non vedono all’orizzonte una soluzione e questo blocca i cantieri che avrebbero diritto a partire in virtù di una autorizzazione già concessa a novembre 2022, ma con la tagliola della conclusione dei lavori entro il 31 dicembre di questo anno. Insomma la maggioranza e il Governo Meloni avevano annunciato la soluzione dei crediti incagliati in realtà hanno ingannato i cittadini e stanno portando al fallimento le imprese che si sono fidate di loro. Occorre mettere in campo davvero il sistema pubblico e avere il coraggio di disporlo come utilizzatore del credito di ultima istanza altrimenti avranno sulla coscienza imprese fallite, lavoratori disoccupati e cittadini ingannati e truffati".