“Per anni la destra si è vantata di essere il partito del mattone che ha aumentato il consumo di suolo e reso più fragile il territorio. Poi hanno negato il cambiamento climatico, irriso chi ne denunciava l’incombente minaccia, contrastato a livello europeo gli obiettivi del Green Deal. Nei loro programmi elettorali la transizione ecologica è rappresentata come un fatto da arginare, ritardare, annacquare. Eppure la fragilità italiana ne ha fatto il Paese più colpito dal cambiamento climatico in Europa dopo Francia e Germania, con il 17% dei danni registrati nel Continente.
E’ per queste ragioni che la riconversione ecologica è uno dei pilastri del programma del PD, a riprova che il voto del 25 settembre è una scelta da due idee profondamente diverse del futuro dell’Italia.
Bisogna misurarsi con questa emergenza prima che sia davvero troppo tardi: la messa in sicurezza del territorio, le politiche di prevenzione, la riduzione delle emissioni inquinanti per raggiungere l’obiettivo emissioni zero nel 2050 come previsto a livello europeo.
E, nell’immediato, una forte politica di sostegno alle famiglie e alle imprese marchigiane già duramente colpite dalla crisi energetica. Il Governo, che ha già riconosciuto lo stato d’emergenza, preveda la sospensione delle tasse, dei mutui e di tutte le altre scadenze dei pagamenti per le attività commerciali e i privati colpiti dall’alluvione.”
Così in una nota la deputata Chiara Braga, responsabile nazionale Ambiente e l’on. Alberto Losacco, Commissario regionale Marche del Partito Democratico.