“La Regione Puglia rilascia le autorizzazioni per realizzare lo stabilimento ACT Blade a Brindisi e subito apprendiamo, con un certo stupore, di meriti e contributi decisivi per il via libera all’impianto da parte del collega D’Attis e del Ministro Fitto. Saremmo davvero curiosi di conoscere il contributo sostanziale e formale che i due hanno assicurato in questi mesi.” Così il deputo pugliese del Partito Democratico, Claudio Stefanazzi.
“A onore del vero, l’iniziativa privata è stata sostenuta e accompagnata sin dal principio sia dal Presidente dell’Autorità Portuale, Patroni Griffi, che dalla Regione Puglia. Per effetto della sentenza della Corte costituzionale della fine dello scorso anno, il Presidente dell’ADSP ha dovuto richiedere in deroga l’autorizzazione paesaggistica. Autorizzazione che, a fronte della dichiarazione di pubblica utilità del Presidente Patroni Griffi, è stata concessa dalla Regione in tempi rapidissimi e malgrado la totale inerzia del dipartimento della Coesione e del Ministro Fitto.”
“Ma se oggi possiamo festeggiare questo importante risultato per lo sviluppo del territorio brindisino, da domani potremmo cominciare a contare le occasioni perse. Molti altri insediamenti in area ZES restano in bilico proprio per l’indolenza del Ministro, da cui aspettiamo da tempo e una volta per tutte, una serie di iniziative di sua competenza per sbloccare gli investimenti, tra cui la firma sul DPCM di aggiornamento e revisione del perimetro delle aree. Fortunatamente la Regione Puglia e l’Autorità Portuale continuano a mettere a disposizione di questi grandi progetti di investimento le competenze e la tempestività che da sempre mancano al Ministro Fitto. Perché, il collega D’Attis dovrebbe ormai esserne consapevole, c’è chi mette tutti i giorni sul tavolo un concreto impegno amministrativo per il bene del territorio, e chi invece sale sul carro a giochi fatti.”