“Oggi 30 anni dalla strage di Capaci, dove la mafia di Totò Riina assassinò oltre al giudice Giovanni Falcone, altre quattro persone: la moglie Francesca #Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Vi furono 23 feriti, fra i quali gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l'autista giudiziario Giuseppe Costanza.
Gli assassini della mafia mostrarono a tutti il loro volto più vero, feroce, disumano, incivile.
Fu una tragedia e per molti una sveglia.
Falcone aveva scoperto in profondità i legami della mafia e i suoi intrecci e insieme a Paolo Borsellino andava eliminato, erano troppo pericolosi per la Mafia. Oggi non siamo più nell’epoca della Mafia del tritolo ma le mafie sono ancora potentissime e insediate in ogni parte d’Italia. La battaglia contro di loro non è certo finita. Per sempre onore alle vittime di quella strage”. Lo scrive il deputato democratico Emanuele Fiano.