"L'irregolarità di oltre il 52% dell'aziende agricole, controllate dal 31 luglio all'11 agosto dalle Unità specializzate del Comando dei Carabinieri, con particolare riguardo alle posizioni lavorative in nero, è un dato inquietante. Non si tratta di generalizzare perché i numeri parlano chiaro: 468 imprese su 888 non hanno rispettato le norme di legge tanto che per 113 aziende sono stati decisi provvedimenti di sospensione dell'attività. A fronte di tutto questo è evidente che occorra rafforzare l'attività ispettiva in ogni parte del Paese e, già ora, è possibile identificare un lotto significativo di aziende potenzialmente a rischio. Le sanzioni amministrative devono essere accompagnate da revoche di contributi e recesso dei permessi di attività. Il caporalato non si sconfigge con le belle parole ma con una sistematica, e non straordinaria, campagna di prevenzione e repressione, con organici adeguati negli ispettorati del lavoro e sostenendo le forze di polizia. Al tempo stesso serve coinvolgere attivamente le forze sindacali, datoriali e professionali. Nelle campagne è in questo periodo estivo che si alimenta l'illegalità che emerge solo di fronte a drammatiche vicende". Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo PD nella Commissione Ecomafie e segretario di Presidenza della Camera.