“Oggi ho presentato un’interrogazione ai ministri dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, della Cultura e della Giustizia sulla preoccupante situazione dell’isola di Pianosa. Ci sono due ambiti su cui è urgente intervenire: quello del potenziamento del piano di recupero dei detenuti e quello del patrimonio storico e architettonico attualmente abbandonato. Grazie a un protocollo tra il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, la Regione Toscana e i vari enti presenti nel territorio, nel 2000 è stato dato avvio a un progetto pilota volto alla riapertura di una delle diramazioni del vecchio carcere, la cosiddetta ‘Diramazione Sembolello’, dove si trova la sezione autonoma di semilibertà con quattordici detenuti provenienti dal carcere di Porto Azzurro dell’isola d’Elba, impegnati in attività agricole, di ristorazione e manutenzione. A gestire l’hotel, il bar e il ristorante è la cooperativa Arnera, la quale occupa alcuni dei detenuti che sull’isola lavorano e possono girare in libertà, dormono in stanze senza sbarre e si relazionano con chi viene a fare escursioni: come ho potuto verificare di persona nel corso di una visita effettuata di recente, si tratta di un programma all’avanguardia nel quale si riflette tutto il senso dell’articolo 27 della nostra Costituzione, che mira alla rieducazione del condannato. Gli agenti di polizia penitenziaria, gli operatori e i soci della cooperativa parlano con orgoglio di questa esperienza di recupero, purtroppo frenata dalla carenza di personale che non ne consente il pieno sviluppo”.
Così la deputata Pd, Laura Boldrini.
Ma - aggiunge - c’è dell’altro. Le potenzialità ambientali, paesaggistiche e perfino turistiche dell’isola risultano in gran parte compromesse dalla presenza di costruzioni ormai in disuso e pericolanti: gli edifici, anche quelli di fine Ottocento, versano in condizioni di abbandono, e lo stesso dicasi per il muro in cemento armato di 1,8 chilometri che impatta pesantemente sulle bellezze naturali di Pianosa e non ha alcuna ragione di esistere, visto che nel 1998 il carcere di massima sicurezza è stato chiuso. Con la mia interrogazione intendo chiedere al ministro della Giustizia di ampliare il progetto di recupero dei detenuti, dati gli ottimi risultati conseguiti in passato. Così come intendo sollevare l’attenzione e ottenere risposte sul futuro dell’isola, poiché è indispensabile definire un piano di risanamento del patrimonio storico e la piena valorizzazione di quello ambientale e paesaggistico. Pianosa - conclude - non merita di morire”.