• 25/09/2019

“In questi giorni di grande attenzione mediatica vedo un grande attivismo attorno alla situazione del carcere di Ranza. Questo non può che essere apprezzato da chi, come me o il Comune di San Gimignano, si è occupato in via permanente della Casa di Reclusione, ottenendo nelle scorse settimane la lettera del ministro Bonafede e l’assegnazione di un nuovo Direttore. Più voci e più iniziative sono indubbiamente utili.

Ciò che invece davvero sconcerta è l’annuncio della visita del Senatore Salvini. Faccio molta fatica a capire come può oggi autorevolmente intervenire chi sino ad un mese fa aveva strumenti, risorse, ruolo e poteri per intervenire su Ranza visto che si occupava di tutto, e non ha alzato un dito ne speso mezza parola. 

Cos’è che muove oggi questo politico italiano in un momento di così grande delicatezza per l’Istituto?

Spero che i lavoratori di Ranza lo chiedano al Senatore Salvini, e spero che possano ottenere risposte, perché se così non fosse, purtroppo, la visita andrebbe collocata nella categoria dell’uso politico strumentale di fatti drammatici. Pratica forse in voga nelle spiagge estive, ma non tollerabile nelle istituzioni democratiche”.

Lo dichiara la deputata Pd del collegio Poggibonsi, Susanna Cenni.

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