"Sono appena uscito dalla casa circondariale di Prato, accompagnato dal consigliere comunale Lorenzo Tinagli, e ringrazio i funzionari del carcere, la polizia penitenziaria, i sindacati, gli educatori, i volontari per la disponibilità offerta in un quadro vergognoso per loro e per le persone detenute. Il carcere è sovraffollato, con circa 600 detenuti a fronte di 400 posti disponibili, e la polizia penitenziaria è sottoposta a una condizione di stress e pressione disumana. Una carenza di organico, irrisolta nonostante le promesse del governo Meloni, del comparto polizia penitenziaria che riguarda ogni settore: funzionari (-80%), ispettori (-52%), sovrintendenti (-65%), agenti (-6%). Questo si riflette nel funzionamento del carcere e nel compimento delle sue prerogative costituzionali, con questa carenza è impossibile fare corsi, utilizzare l'impianto sportivo, persino attivare percorsi per il lavoro o far arrivare la posta dei familiari ai detenuti. Un quadro desolante, presenterò un'interrogazione affinché il governo decida di smetterla con le promesse e finalmente dia risposte concrete. E invito pure i parlamentari pratesi a fare lo stesso".
Così Marco Furfaro, deputato e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico, a margine della visita alla Casa circondariale di Prato.