Tutelare la memoria e la dignità del giovane connazionale
“Quali siano i progressi registrati dopo il ritorno dell’Ambasciatore d’Italia al Cairo e quali i prossimi passi per il pieno raggiungimento della verità sulla morte per torture di Giulio Regeni e per l’individuazione dei responsabili da consegnare alla giustizia”. Lo chiedono i deputati del Pd con una interrogazione al ministro degli Affari esteri Angelino Alfano che domani risponderà in Aula durante il consueto question time. “Il ritorno dell’Ambasciatore d’Italia in Egitto – scrivono i deputati Dem - deve contribuire ad accelerare le indagini sulla scomparsa del giovane ricercatore italiano. Come ha detto il Presidente del Consiglio, infatti, trovare la verità sul rapimento, le torture e la tragica uccisione di Giulio «è un dovere di Stato» ed è nostro dovere tutelare la memoria e la dignità del giovane connazionale. Eppure, sebbene in una nota congiunta il Procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone e il suo omologo al Cairo Nabil Ahmed Sadek abbiano assicurato che “le attività investigative e la collaborazione continueranno fino a quando non sarà raggiunta la verità”, il materiale fino ad ora presentato da parte egiziana alla Procura di Roma è stato giudicato insufficiente e lacunoso, in particolare con riferimento alla richiesta di ottenere i dati grezzi del traffico delle celle telefoniche nelle date e nei luoghi che hanno interessato l’atroce vicenda di Giulio, in modo da poter riesaminare con le attrezzature italiane. Inoltre, come ricordato dallo stesso ministro Alfano in un recente incontro con l’omologo britannico, è fortemente auspicabile che anche i Paesi partner e alleati contribuiscano a sensibilizzare le autorità egiziane circa l’ineludibilità della verità sull’uccisione del cittadino italiano ed europeo Regeni”.