Ministro Franceschini risponde a interpellanza alla Camera dei Deputati
“Sono molto soddisfatta della risposta che il ministro dei Beni culturali ha dato alla mia interpellanza sulla paventata costruzione del nuovo centro commerciale di Due Carrare, in provincia di Padova. Finalmente stamattina è arrivata una presa di posizione molto chiara: secondo la Soprintendenza, ufficio periferico del Ministero competente per il territorio della provincia di Padova, la costruzione del centro commerciale risulterebbe eccessivamente impattante e rischierebbe di compromettere il valore paesaggistico e culturale della zona circostante. Proprio ciò che volevamo sentirci dire. Ultimo rilievo, ma non meno importante, è quello sollevato dal ministero dell'Ambiente in merito alle verifiche effettuate sulle mappe di pericolosità idraulica: il sito su cui è prevista la realizzazione del centro commerciale risulterebbe interessato da aree a pericolosità e rischio idraulico. Insomma, dal Governo giunge un sostegno alle istanze di contrarietà provenienti dal territorio”. Lo ha detto Giulia Narduolo, deputata del Pd e componente della commissione Cultura commentando la risposta del ministro ai Beni culturali Dario Franceschini ad una sua interpellanza discussa stamani nell’Aula di Montecitorio.
“Fin dallo scorso mese di luglio - ha proseguito Narduolo - siamo stati chiamati in causa come parlamentari per scongiurare la nuova grande struttura di vendita; e da allora ho intrattenuto costanti colloqui con gli uffici del MIBACT e con il ministro Franceschini. Nella replica in aula ho voluto citare le numerose prese di posizione di amministrazioni comunali, associazioni di categoria, associazioni ambientaliste e culturali. Ricordo in particolar modo il documento dei circoli PD dei Colli Euganei che si sono attivati per seguire la vicenda. Con questo atto abbiamo voluto tendere una mano all'amministrazione comunale di Due Carrare, per aiutarla a dire di no al centro commerciale. Fin qui la nostra parte come parlamentari l'abbiamo fatta; ora contiamo anche sulla Regione Veneto che per competenze ha molto da dire sul punto. Chiaramente non saremo tranquilli fino a quando il progetto del centro commerciale non verrà ritirato definitivamente”.