Tagli e politicizzazione stanno bloccando tutte le produzioni
“I dati presentati dalla sottosegretaria Borgonzoni sono la conferma del successo della legge Franceschini del 2016. Una legge che, a quasi dieci anni dalla sua approvazione, può certamente essere perfezionata ma che è sbagliato smontare e definanziare con tagli drastici alle produzioni; eliminando gli automatismi dell’intervento pubblico; politicizzando le scelte, anche quelle artistiche; e immettendo incertezza e caos nelle modalità e nei tempi dei finanziamenti. I dati del 2022 presentati da Borgonzoni sono molto positivi - aggiunge Manzi - purtroppo non sarà così il bilancio della gestione Sangiuliano che sta affossando l’industria cinematografica italiana. A riguardo i dati sono inconfutabili e confermano la brusca frenata di tutto il settore: gli investimenti sono fermi; gli stabilimenti cinematografici sono vuoti; le grandi produzioni stanno virando verso altri paesi nostri concorrenti; e i lavoratori del settore in grande affanno. Il ticket Sangiuliano-Borgonzoni è catastrofico per il settore cinematografico e audiovisivo”, conclude Manzi.