Il neo ministro della cultura, Alessandro Giuli, risponderà domani alla Camera al question time presentato dal gruppo del partito democratico sul calo delle produzioni cinematografiche in Italia e sulle scelte messe in campo dal suo predecessore Sangiuliano in materia di tax credit. “Sono diversi mesi – si legge nel testo - che il settore cinematografico esprime la propria preoccupazione verso le riforme avviate dall’esecutivo attraverso incontri e denunce. In occasione dell’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia le principali associazioni italiane di professionisti del settore, attraverso una lettera indirizzata ai rappresentati di governo, avrebbero espresso il forte dissenso verso le riforme proposte dall’esecutivo evidenziando «la preoccupante situazione di stallo che affligge l’intero comparto produttivo» e ribadire «con rinnovata forza», la richiesta «non più procrastinabile di compiere analisi puntuali per mettere in campo tutti gli strumenti necessari atti a scongiurare il crollo dell’occupazione in particolare nel settore della produzione cinematografica». Il question time - firmato dai dem Manzi, Orfini, Iacono, Berruto, Ghio, Ferrari, Casu e Fornaro - chiede in che tempi e con quali modalità il governo intenda attivarsi per accogliere le ripetute sollecitazioni del settore cinematografico i cui professionisti denunciano il drastico calo della produzione domestica e la mancanza di un welfare adeguato dovuta anche al rinvio del Codice dello Spettacolo, fattori che si aggiungono anche ad una forte diminuzione di produzioni straniere in Italia”.