Il parere del Csm sulle norme del cosiddetto Codice rosso confermano le preoccupazioni e le criticità evidenziate dal Partito democratico durante la discussione in Aula. Fermo restando il generale favore nei confronti di norme volte a contrastare più efficacemente la violenza sulle donne, il Csm sottolinea, come già fece il Pd, da un lato la necessità di intervenire sulla prevenzione dei reati e non solo sulla repressione, e dall'altro il termine troppo breve e perentorio concesso ai magistrati per sentire le persone offese, che rischia di produrre enormi problemi organizzativi agli uffici oltre che rischi di vittimizzazione secondaria delle vittime. Confidiamo che la maggioranza, che non ha voluto ascoltare il Partito democratico, dia retta almeno al Csm e colga l'occasione del passaggio della legge al Senato per correggere il testo.
Lo affermano Alfredo Bazoli e Lucia Annibali, rispettivamente capogruppo e deputata del Pd in commissione Giustizia della Camera.