Non possono esserci altri tempi supplementari
«È una pessima notizia la mancata sottoscrizione dell’accordo per il contratto della sanità privata. Un accordo faticosamente costruito anche grazie all'impegno del Ministro della salute Speranza, del Parlamento e della Conferenza delle Regioni, tramite le assicurazioni date dallo stesso presidente Bonaccini.
Le norme contenute nei Decreti Cura Italia e Rilancio hanno assicurato risorse aggiuntive, con l'aumento di prestazioni e di budget, oltre alle modalità di remunerazione delle prestazioni “Covid”. Dopo 14 anni di assenza di rinnovo, il personale della sanità privata non può attendere ancora. Non è solo ingiusto ma crea una disparità ormai insostenibile. Il differimento del nuovo decreto tariffe per i DRG, le prestazioni ambulatoriali, nomenclatore in via di definizione e il nuovo piano per il recupero liste d’attesa - aggravate dall’emergenza Covid -19 - dovrebbe vedere gli attori del sistema remare insieme, nella consapevolezza che solo valorizzando il capitale umano si può raggiungere l’obiettivo di una migliore sanità per tutti i cittadini. Ora serve rispettare i patti e stringere i tempi per la sottoscrizione degli accordi».