"Se il contagio dovesse mostrare evidenti segni di rallentamento le scuole dovranno comunque attendere per riprendere le attività. I bambini e i ragazzi sono infatti statisticamente i più numerosi fra i portatori sani del contagio e quindi i soggetti maggiormente a rischio per alimentare nuovi focolai. Al tempo stesso, per temperamento, età e abitudini, sarebbe impossibile per le istituzioni scolastiche impedire, soprattutto agli adolescenti, il minimo contatto fisico dopo mesi di quarantena forzata".
Così Lucia Ciampi, deputata del Pd in Commissione Cultura.