Il Governatore Solinas continua a ingenerare confusione, e con l’ultima pasticciata ordinanza mette la Sardegna al di fuori del sistema costruito in collaborazione da Governo e amministrazioni locali per affrontare la recrudescenza del virus. Aveva a disposizione la possibilità di un accordo di reciprocità con la Regione Lazio e le altre Regioni ma non lo ha voluto sottoscrivere, invocando per l’ennesima volta un passaporto sanitario da esibire all’ingresso nell’Isola che, non solo non si può fare perché palesemente incostituzionale, ma che gli scienziati sono concordi nel ritenere totalmente inutile, perché portatore di un risultato cosi parziale da poter essere smentito nel giro di poche ore. La sanità sarda avrebbe bisogno di ben altro che abborracciate e propagandistiche soluzioni autarchiche, come dimostra il flop del sistema regionale. E’ bastato un lievissimo incremento nei contagi per mettere in crisi la rete delle terapie intensive a Cagliari e a Sassari, mentre gli insegnanti e il personale scolastico ancora attendono di poter fare tamponi e test (la Sardegna è l’ultima in Italia) e altrettanto accade con il personale sanitario. Il ministro Boccia ha confermato che iI Governo è al fianco della Sardegna per affrontare efficacemente l’emergenza; a patto che la Regione la smetta di utilizzare questo dramma per fare propaganda politica, e si decida una volta per tutte a imboccare la strada della soluzione dei problemi. Finora non lo ha fatto.
Lo dichiarano i deputati dem Andrea Frailis, Gavino Manca e Romina Mura.