Serracchiani, De Luca: motivazioni insufficienti, è stata forzatura
“La risposta del ministro Fitto alla nostra interrogazione sulla procedura di nomina del membro italiano per la Corte dei Conti europea è del tutto insoddisfacente. Le motivazioni confermano, al contrario, che il governo ha scelto un fedelissimo invece di trasmettere i due nomi individuati, come da prassi, dalla Corte dei Conti italiana. Una vera e propria forzatura”. Così i democratici Debora Serracchiani e Piero De Luca commentano la risposta del ministro Fitto alla loro interrogazione parlamentare per fare luce sulla procedura che ha portato alla nomina alla Corte dei conti europea del Capo della struttura di missione del ministero per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR. “Il ministro Fitto – rendono noto i deputati - ha risposto sottolineando che la scelta è ricaduta su Carlo Alberto Manfredi Selvaggi dal momento che i due nomi indicati dalla Corte dei conti italiana, ossia Giovanni Coppola e Maria Annunziata Rucireta, non avevano “un’età anagrafica compatibile con l’espletamento dell’interno mandato di sei anni”. Una risposta del tutto insoddisfacente – commentano - dal momento che l’ordinamento europeo prescinde dalla legislazione nazionale sui limiti di età (come peraltro dimostra l'età anagrafica del membro attuale). Inoltre, il nome indicato dal governo, la cui autonomia - che è requisito fondamentale - è del tutto discutibile, non avrebbe neanche partecipato alla procedura interna della Corte dei conti italian