Ue: De Luca, ‘Sì’a una vera difesa comune, ‘no’ ai fondi di coesione
Fitto batta un colpo
Fitto batta un colpo
“Con le dimissioni di Caponetto, chieste e ottenute da Fitto, il testimone sembra passare a Giuseppe Romano, ex Commissario delle Zes di Campania e Calabria. Romano è un professionista che è stato impegnato, con successo, nella esperienza delle Zes prima della riforma fittiana. Vogliamo dare ancora una ultima chance al Ministro e consideriamo la scelta una ammissione di colpa e la voglia di riavvolgere il nastro. Sono note, e condivisibili, le critiche che proprio il Commissario Romano mosse al decreto istitutivo della Zes Unica in occasione dell’audizione del 3 ottobre 2023.
“La Zes è ferma al palo, migliaia di aziende sono nella condizione di dover rinunciare ad importanti investimenti nel Sud. Il bluff del credito di imposta al 10% è scoperto e Fitto che fa: si inventa un arma di distrazione di massa, che sa tanto di un capro espiatorio, licenziando il Coordinatore della Struttura di Missione ZES, Caponetto. Uno stimato dirigente dello Stato cui Fitto aveva chiesto di portare a compimento il suo cervellotico progetto di Zes, e che da oggi è l’ennesima vittima sacrificale sull’altare dei sogni, incubi per il Paese, di grandezza del ministro Fitto.
“Piena solidarietà ad Antonio Caponetto che a breve dovrà lasciare l’incarico di Coordinatore della Struttura di missione della Zes Unica affinché il ministro Fitto possa proseguire nella sua opera distruttiva delle Zes. Già circola voce che quella postazione sarebbe stata promessa a qualche sodale per gli sforzi fatti nell’ultima campagna elettorale in favore dei suoi candidati. Ovviamente non siamo complottisti di professione e quindi siamo certi che ci dimostrerà il contrario.
“Fin dall'inizio la Zes Unica mostrava limiti evidenti. Come poteva un tetto di spesa di 1 miliardo e 800 milioni soddisfare le esigenze di un'area 500 volte più grande delle precedenti Zes? Inoltre, avete creato una Struttura di missione che, a distanza di mesi, fatica ancora a decollare. Ad oggi, nessuna autorizzazione è stata rilasciata", ha detto il deputato democratico Stefano Graziano, commentando quanto dichiarato oggi alla Camera dal ministro Fitto nella sua relazione urgente sulla Zes Unica.
L'intervento di Fitto è in linea con il suo stile. Numeri e dati in sequenza per confondere le acque ed eludere il gravissimo problema esploso nelle ultime ore sull'assenza di risorse adeguate per supportare gli investimenti delle aziende nelle Zes con il credito di imposta. Nella versione precedente delle 8 Zes regionali, il credito d'imposta valeva fino al 45% degli investimenti. Grazie allo 'straordinario' lavoro di Fitto oggi la percentuale del credito d'imposta per investimenti nella nuova Zes unica è pari secondo i calcoli al 10% circa dell'investimento.
“Quando dicevamo che la Zes Unica, così com’è stata progettata, avrebbe creato burocrazia invece di tagliarla e scoraggiato gli investimenti invece di incentivarli, non lo facevamo per recitare la parte dei bastian contrari. Già dalla sua genesi, la sua Zes mostrava limiti evidentissimi. Primo: come si può pensare che un tetto di spesa di 1 miliardo e 800 milioni potesse soddisfare le richieste di un territorio 500 volte più grande delle precedenti Zes. Secondo: avete messo in piedi una Struttura di missione che ancora oggi, a distanza di mesi, stenta a partire.
“Un vero capolavoro: il ministro Raffaele Fitto è riuscito a demolire con un tratto di penna le 2 ZES che, dopo un lungo percorso, erano stato avviate in Sicilia. La scusa – aveva detto – era crearne una sola, una grande e unica ZES per l’intero Mezzogiorno che avrebbe accentrato e reso più efficiente gli interventi in favore delle imprese del Meridione. Siamo di fronte ad un fallimento totale: apprendiamo in queste ore – che a fronte di richieste pari a 9,4 miliardi di euro, le risorse disponibili ammontano appena a 1,7 miliardi.
Come stiamo denunciando da tempo, il Governo ha preso in giro l'Italia e il Sud sulla riforma delle Zes. L'estensione a tutto il territorio meridionale di tale qualifica voluta dal Ministro Fitto non equivale a maggiori opportunità, ma si rivela un modo per indebolire e nella sostanza distruggere questo strumento. Uno strumento che si era rivelato, nella sua impostazione originaria, utilissimo per incentivare investimenti e occupazione oggi viene praticamente cancellato dal Governo.