• 21/02/2025

"Ieri è stato l’anniversario di quel 20 febbraio 2020 quando a Codogno veniva diagnosticato il primo caso di Covid in Italia. La storia successiva tutta la conosciamo. Come purtroppo conosciamo il tentativo in atto di riscrivere la storia di quel periodo. Invece che analizzare comprendere quali sono le necessità future per fronteggiare possibili nuove pandemie, la commissione d’inchiesta Covid voluta in modo parziale è sempre più lo strumento di una parte della maggioranza, FdI in particolare, per attaccare chi aveva responsabilità in quel momento, strizzare l’occhio a chi senza alcun supporto scientifico mette in discussione le indicazioni della scienza, dai vaccini alle norme di limitazione dei contatti". Così in una nota il deputato dem Gian Antonio Girelli, vicepresidente della commissione Covid alla Camera.
"Strumentalizzando la presunta rivendicazione di libertà parte della maggioranza agisce da irresponsabili perché è da irresponsabili lanciare accuse sguaiate sull’acquisto dei mascherine. Avere memoria di quei giorni, di quanto patito e successo avrebbe bisogno di serietà e voglia di capire, non di attaccare politicamente chi in quei giorni ha dovuto in tempi brevissimi prendere decisioni difficilissime. Non oso pensare se a gestire simili emergenze fossero stati quelle persone che oggi continuano a strizzare l'occhio ai no-vax solo per fini elettorali", conclude Girelli.