“Il 9 marzo ha precipitato il Paese in una situazione di grandissima difficoltà, per le attività produttive, per la scuola, per il mondo della cultura e per quello del turismo. Sulla cultura vorrei mettere l'accento, perché questa pandemia ha toccato il modo stesso di vivere e di fare cultura. Sono stati chiusi i cinema, i teatri, le biblioteche, interrotte le rappresentazioni lirico sinfoniche e si è fermato lo spettacolo dal vivo, chiusi i musei statali e quelli locali, chiuse le biblioteche e gli archivi, ferme le industrie culturali e creative, annullate o rinviate le mostre, bloccata l'editoria, ferma la musica dal vivo, migliaia e migliaia di lavoratori bloccati e senza prospettive. Bene dunque che il ministro Franceschini abbia illustrato oggi in Aula le numerose misure messe in campo a sostegno del mondo della cultura. Significativa risulta l'ampiezza degli interventi effettuati che hanno toccato categorie diverse di lavoratori, intervenendo su situazioni contrattuali tra le più variegate e fragili con l'obiettivo di non lasciare indietro nessuno. La complessità di quanto si è fatto è frutto anche di un lavoro di ascolto che ha coinvolto tutti i soggetti del mondo della cultura. Oltre ai provvedimenti di salvaguardia, voglio sottolineare come siano state messe in campo anche misure di rilancio, che secondo noi devono essere sempre più potenziate nel corso dei prossimi mesi”.
Cosi Flavia Piccoli Nardelli, capogruppo Pd in commissione Cultura, intervenendo alla Camera per il Question time.