“Oggi tutti i giornali parlano con enfasi della morte in carcere di un uomo condannato a 4 ergastoli per delitti mafiosi. Vorrei tanto che la stessa enfasi venisse dedicata a chi ha perso la vita per le azioni criminali di quell’uomo e ai tanti familiari delle vittime innocenti che con coraggio e tenacia hanno raccontato la loro storia di morte per tenere vivo il ricordo dei loro cari. Ecco, vorrei tanto che domani gli stessi giornali raccontassero la storia delle vittime iniziando da Mimmo Beneventano, ucciso il 7 novembre 1980, un medico, un consigliere comunale di Ottaviano che cercò di impedire gli affari tra camorra e politica locale che avrebbero cementificato il Parco del Vesuvio. E poi Marcello Torre, sindaco di Pagani, ucciso l’11 dicembre 1980 per essersi opposto al tentativo della camorra di infiltrarsi negli appalti post terremoto. E ancora il consigliere comunale di Ottaviano Pasquale Cappuccio, il vicedirettore del carcere di Poggioreale Giuseppe Salvia, la piccola Simonetta Lamberti. E tanti altri. Ecco, oggi il mio pensiero commosso e rispettoso va a loro e ai loro familiari, che continueranno a portarsi dentro il dolore e la morte. Finché avrò voce, io racconterò le loro storie. Non altre”.
Così il deputato dem, Paolo Siani.