Mafia: Barbagallo, Non sarò a Palermo ma onorerò Falcone in Antimafia”
Dichiarazione di Anthony Barbagallo, deputato Pd e segretario della commissione Antimafia
Dichiarazione di Anthony Barbagallo, deputato Pd e segretario della commissione Antimafia
Oggi, 31 anni fa, l’assassinio per mano mafiosa di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti Vito Schifani. Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Onorare la memoria del loro sacrificio significa non solo non abbassare mai la guardia nella lotta alle mafie ma lavorare ogni giorno per accrescere la cultura della legalità. Il ricordo della loro indomabile dedizione alla difesa delle istituzioni e del Paese sia per tutti noi costante fonte di ispirazione.
Così Debora Serracchiani, deputata, responsabile Giustizia del Pd
“Aldo Moro e Peppino Impastato due storie diverse, due collocazioni diverse ma unite dallo stesso, univoco senso dello Stato e della legalità. Due morti violente per mano di terroristi e mafiosi. Ricordiamoli rafforzando le ragioni della democrazia e della libertà”. Lo scrive sui social Silvio Lai, deputato del Pd.
"La mafia non è una categoria del passato. Esiste ancora e in maniera tentacolare si è infiltrata nei luoghi chiave dell'economia e delle istituzioni, per affiancare ai traffici illegali su droga, armi, esseri umani nuove attività nell’economia legale. Ha già lanciato da tempo la sua opa sui grandi interessi economici, gli appalti pubblici, favorita da connivenze, omertà, indifferenza, complicità, corruzione. E si riproduce come “stato” nello Stato anche dentro i conflitti sociali, le diseguaglianze, la povertà e l'emarginazione, l'assenza dei diritti.
"Ricordiamo Pio La Torre barbaramente ucciso dalla mafia insieme a Rosario Di Salvo per rinnovare l'impegno a contrastare tutte le mafie. È grave che i Presidenti delle Camere non abbiamo ancora costituito la commissione Antimafia. La lotta per la legalità deve essere priorità”. Lo scrive su Twitter il deputato dem Stefano Vaccari.
Oggi 21 marzo Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Grazie a Libera e alle associazioni che si battono per legalità, giustizia, diritti. Contro tutte le mafie per una società più giusta”.
Lo scrive sui social Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.
Promuovere la cultura della legalità è l’impegno che ognuno di noi deve assumere per onorare fino in fondo il ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Legalità e coesione sono gli anticorpi da alimentare per battere la criminalità organizzata che cittadini e istituzioni devono tutelare e vivere ogni giorno.
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera
“Una delle ragioni fondanti del 41bis è esattamente evitare che i mafiosi possano comunicare all’esterno mandando messaggi alle cosche. Perché questo salda i rapporti tra mafiosi e sovversivi, mette a repentaglio la sicurezza nazionale, nonché quella di chi lavora e indaga su di loro. Rivelare contenuti riservati come ha fatto Dalmastro e darli in pasto al Paese come ha fatto Donzelli, significa prestarsi a fare il megafono della mafia e di chi vuole attentare allo Stato, facendo conoscere le loro intenzioni a tutti coloro che stanno fuori.
“La mafia dei pascoli è stata duramente colpita dalle condanne e tenta di rialzare la testa minacciando di morte Giuseppe Antoci che l’ha contrastata in ogni modo grazie anche al suo protocollo di legalità divenuto oggi legge dello stato. Addirittura ci sarebbe un ordine operativo per eliminarlo. Ad Antoci e alla sua famiglia esprimo vicinanza e solidarietà personale e a nome del Pd siciliano. Antoci non è solo, siamo al fianco in questa battaglia contro l’anti-stato”.
“Chiediamo al ministro Piantedosi quali siano le ragioni della revoca del dispositivo di tutela nei confronti di Giuseppe Masciari, l’imprenditore edile che ha denunciato le intimidazioni mafiose subite, permettendo così diverse operazioni antindrangheta svolte negli ultimi anni”. È la richiesta dei deputati piemontesi del Pd Mauro Berruto, Chiara Gribaudo e Mauro Laus che hanno presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno. La stessa interrogazione depositata anche in Senato dai parlamentari democratici del Piemonte.