• 24/05/2022

“La riforma organica della disciplina dei contratti pubblici è fondamentale per il rilancio del Paese, non solo perché è uno degli obiettivi del Recovery Plan ma soprattutto perché ci consente di avere finalmente un quadro normativo chiaro, senza però arretrare sul piano dei diritti e delle garanzie di trasparenza e legalità”.

Lo dichiara Nicola Pellicani, capogruppo Pd in commissione Ambiente alla Camera, intervenendo in Aula per la dichiarazione di voto sulla legge delega sugli appalti.

“Il sistema Paese – prosegue l’esponente dem - ha bisogno di poter contare su regole di appalto pubblico più semplici e certe, che garantiscano lavoro, trasparenza, legalità, e siano maggiormente conformi a quel principio di sostenibilità ambientale e responsabilità energetica che devono contraddistinguere la traiettoria del nostro sviluppo. Abbiamo lavorato per semplificare le procedure, superare strettoie burocratiche, rafforzare gli istituti di controllo e vigilanza, e ci siamo opposti a chi chiedeva di demolire un sistema di regole, che avrebbe finito per favorire criminalità, abusi e sfruttamento dei lavoratori”.

“Voglio sottolineare un grande risultato: la reintroduzione nella legge dell’obbligo della clausola sociale. Un presidio che in questi anni si è rivelato imprescindibile per la salvaguardia del posto di lavoro a più di un milione di lavoratori. Con la norma modificata dalla commissione Ambiente della Camera, le stazioni appaltanti avranno l’obbligo di inserire specifiche clausole per assicurare stabilità occupazionale. Sempre a tutela dei lavoratori, abbiamo lavorato per introdurre un altro principio importantissimo: mai più massimo ribasso o prezzo più basso riferito al costo della manodopera o alla sicurezza dei lavoratori. Negli ultimi quattro anni quasi 5mila persone hanno perso la vita sul lavoro. L’ultimo incidente mortale è successo ieri a Porto Marghera, Alessandro Zabeo lavoratore interinale di soli 33 anni è precipitato a terra durante le operazioni di scarico di container da una nave. Basta, non è accettabile. La questione della sicurezza – conclude Pellicani - rappresenta la nostra priorità”.