Mentre Ita è addirittura da un anno senza amministratore delegato
“Con il decreto Infrastrutture pensavamo che il governo intervenisse con urgenza su due materie che tengono col fiato sospeso milioni di italiani: i trasporti e la siccità in Sicilia. Invece, in quest’estate nerissima proprio per il trasporto pubblico, nel testo non abbiamo trovato un solo rigo: nessuna stretta su compagnie aeree e società aeroportuali, nulla su taxi e Ncc, niente riguardo le società partecipate Fs e Rfi o su Ita, società che addirittura da un anno è senza amministratore delegato. Unici atti concreti quelli che hanno permesso al ministro Salvini di partire puntuale il 19 luglio durante il bug informatico e quello celeberrimo che ha consentito la fermata del treno al volo per il ministro Lollobrigida”.
Così il capogruppo Pd in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo, intervenendo in Aula per annunciare il voto contrario del Gruppo al decreto Infrastrutture.
“Peggio ancora - aggiunge - sulla siccità in Sicilia, una crisi estiva prevedibile. Le immagini del lago di Pergusa a secco hanno fatto il giro del mondo. Disagi che stanno mettendo in ginocchio allevatori e agricoltori, con oltre un milione di siciliani che sopravvivono con l’acqua razionata. C’è un’evidente responsabilità della maggioranza fotografata dalla bocciatura subita nel 2021 dall'allora presidente della regione Musumeci dei 31 progetti del Pnrr su 31 per 400 milioni di euro. Se quei progetti fossero stati finanziati ogni avremmo raccontato un’altra storia. Questo decreto e solo un marchettificio che non risolve alcuna delle priorità del Paese. Un assalto alla diligenza per ottenere risorse per alcuni territori vicini alla destra. Immancabile, poi, l’ennesima forzatura procedurale sul Ponte sullo Stretto, con espropri che calpestano i diritti di fronte ad un progetto che ancora oggi non è esecutivo. E tutto questo - conclude - attraverso la sessantesima fiducia in poco più di un anno e mezzo dall'insediamento del governo che umilia il Parlamento”.