Nulla sul contratto e insulti per i vincitori di concorso
“Le dichiarazioni del ministro Zangrillo ieri sera, rilasciate durante la seduta notturna nelle commissioni riunite per il terzo decreto Pa, sono state sconcertanti. Nessuna risposta credibile sul contratto del pubblico impiego dove i lavoratori perdono due terzi del loro potere d’acquisto. Allo stesso tempo abbiamo ascoltato dichiarazioni insultanti verso le migliaia di idonei vincitori di concorso liquidati in maniera sprezzante come ‘bocciati’. Infine non emerge alcuna autocritica su un decreto che è diventato un omnibus nel quale sono state infilate tantissime misure micro corporative, operazioni discutibili sulla cybersecurity e su organismi di nuovo conio presso il Mef e mancate stabilizzazioni ad esempio per i precari della giustizia. La prova indiscutibile della sua palese non idoneità a svolgere la funzione che è stato chiamato a ricoprire”.
Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto, e la vicepresidente del Gruppo Pd, Simona Bonafè.