“Sosterrò con convinzione in commissione cultura le proposte annunciate oggi dalla ministra dell'Università e della Ricerca Maria Cristina Messa durante l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Firenze. La ministra ha toccato i punti deboli del sistema dell'alta formazione e della ricerca del nostro Paese, proponendo le giuste soluzioni e il suo impegno per superarli. Obiettivi quindi l'aumento del numero dei laureati, la realizzazione, anche in vista del Recovery plan, di un ‘sistema della ricerca’ che metta in rete i vari soggetti coinvolti e infine un forte finanziamento della didattica e della ricerca. Questi i tre pilastri indispensabili per chiunque voglia affrontare seriamente il problema. E’ dunque una bella notizia che la ministra, che ho conosciuto e apprezzato nella sua veste di vicepresidente del CNR, abbia intenzione di affrontarli quanto prima in maniere decisa. In particolare ritengo anch’io necessari interventi coerenti in uno scenario che sfida il paese sul campo dell'innovazione e del cambiamento. Senza formazione e ricerca questo paese non si trasformerà e quindi ci sarà bisogno di forte convinzione da parte di tutto il governo in questa prospettiva. Il presidente Draghi nel suo discorso al Senato ci ha rassicurato su questo fronte. Il Parlamento dovrà muoversi compatto in raccordo con i protagonisti del mondo dell'Università e della ricerca. Ho apprezzato che sia stato affrontato il tema della flessibilità fra mondi contigui, e il tema delle carriere, ossia della valorizzazione del personale per poter giocare sul piano della competitività nei confronti degli altri paesi e dare opportunità ai nostri giovani laureati e ai nostri ricercatori che troppo spesso scelgono di lavorare all'estero a causa delle migliori retribuzioni e di un contesto sociale più orientato alla loro valorizzazione”. Lo dichiara Rosa Maria Di Giorgi deputata del Pd.