“La facilità con cui Di Maio usa le parole, incurante o incosciente del loro significato è preoccupante. Si scusi pubblicamente con chi porta su di sé il destino di essere un malato terminale, con i suoi affetti e i suoi cari. Le associazioni dei malati di cancro sono per di Maio delle lobbies, con tutta la carica negativa che ha per Di Maio questa parola e ora la ciliegina: i malati terminali diventano lessico per la sua quotidiana misera disputa politica. Vengono i conati a ripensare a questo individuo che intona onestà onestà ad un funerale. Tutto strumentale, tutto senza confini, solo la vergogna umana e politica di una piccola persona”.
Così la vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, Alessia Morani.