"Dopo averlo smascherato sulla menzogna delle tessere per il reddito di cittadinanza e aver accertato che non c’è nulla in stampa, abbiamo rivolto una domanda precisa a Luigi Di Maio: perché l’azienda di famiglia - che assume dipendenti in nero - è intestata a lui, se non la gestisce? Perché, in sostanza, il vicepremier fa da prestanome al padre? Non abbiamo ricevuto risposta. Vuoi vedere che c’entra il debito con il fisco?".
Lo scrive su Twitter Luciano Nobili, deputato del Partito democratico, a proposito dell'Ardima s.r.l., azienda della famiglia Di Maio.