“L’audizione del ministro della Difesa, Guido Crosetto, è stata interlocutoria e la consideriamo un primo momento di confronto. Al di là di alcuni aspetti condivisibili, bisogna ora lavorare nel Documento di programmazione pluriennale su alcuni punti qualificanti che riguardano il personale, la cyber security e la ricerca. Per ciò che riguarda il personale è fondamentale iniziare a guardare con maggiore attenzione il trattamento economico degli operatori del comparto Difesa. Se, infatti, diciamo di volere un’alta qualificazione, non possiamo più avere le regole attuali di ingaggio, perché siamo ormai completamente fuori mercato. Allo stesso tempo è necessario intervenire per la revisione del sistema pensionistico, poiché con il contributivo puro il personale rischia una pensione da poveri. Anche riguardo la cyber security, per il suo rafforzamento è fondamentale un personale qualificato. Infine, la ricerca scientifica. Puntare su una maggiore ricerca scientifica significa dare più centralità al ruolo del nostro Paese nei consessi internazionali e, allo stesso tempo, offrire ai nostri giovani laureati prospettive occupazionali. L’ho potuto verificare concretamente ieri visitando a nome della commissione Difesa il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali di Capua, esempio di ricerca applicata duale, civile e militare. Inoltre, in una fase internazionale delicata come quella che stiamo vivendo occorre provare a stabilire un sistema di comunicazione con il Parlamento il più efficace ed efficiente possibile”.
Così il capogruppo del Partito Democratico in commissione Difesa della Camera, Stefano Graziano, intervenendo in occasione dell’audizione di Guido Crosetto davanti alle commissioni Difesa della Camera e Affari esteri e Difesa del Senato.