“Finalmente approvato l’emendamento di cui sono primo firmatario che punta a disciplinare gli affitti brevi a Venezia. Una battaglia, questa del Gruppo del Partito Democratico alla Camera, che ha dovuto superare una vera e propria corsa ad ostacoli e che alla fine ha visto anche altre forze politiche sostenerci e convergere sulla nostra proposta.
La mia è sempre stata una proposta aperta al contributo di tutti, proprio perché volta a trovare una soluzione condivisa e concreta per regolamentare una parte importante del problema relativo alle locazioni brevi di tipo turistico, ormai fuori controllo e per rispondere all'esigenza di favorire il ripopolamento del centro storico.
Toccherà ora al Comune farne buon uso. Noi lavoriamo per i cittadini. Siamo ovviamente consapevoli che il solo emendamento non è la panacea di tutti i mali per questo è necessario agire con un mix di provvedimenti, a tal proposito ho presentato una proposta di legge in materia”. Lo dichiara il deputato dem Nicola Pellicani, capogruppo Pd in commissione Ambiente della Camera.
“Ringrazio – prosegue l’esponente dem - il Sindaco di Firenze, Dario Nardella, per la presentazione, pochi giorni fa, della proposta di legge di iniziativa popolare per la tutela dei centri storici, da cui ho preso spunto. Venezia fa da apripista per affrontare un tema che riguarda tanti centri storici delle città a partire da Roma e Firenze
L’emendamento approvato mira a trovare un punto di equilibrio tra l’esigenza di tutelare la residenza e il diritto a svolgere l’attività di locazione turistica. Al fine di favorire l'incremento dell'offerta di alloggi in locazione per uso residenziale di lunga durata, l’emendamento dà la facoltà, perciò non l'obbligo, al Comune di Venezia, di integrare i propri strumenti urbanistici con specifiche disposizioni regolamentari per individuare, in modo differenziato per ambiti omogenei, con particolare riguardo al centro storico e alle isole della laguna veneziana, i limiti massimi e i presupposti per la destinazione degli immobili residenziali ad attività di locazione breve”.
“La norma mira a trovare un punto di equilibrio tra l’esigenza di tutelare la residenza e il diritto a svolgere l’attività di locazione turistica. Senza criminalizzate nessuno – continua Pellicani - Mi auguro che il Comune utilizzi questo strumento normativo del tutto nuovo, la cui efficacia andrà comunque valutata nel tempo. Ma ritengo importantissima perché finalmente lo Stato riconosce la necessità di disciplinare un fenomeno fuori controllo a Venezia”.
“Nel porre i limiti – conclude Pellicani - il Comune dovrà però rispettare rigorosamente il principio di proporzionalità, trasparenza, non discriminazione e di rotazione. Specifiche disposizioni sono state poi dettate a tutela dei piccoli proprietari. Infatti, nel porre gli eventuali limiti il Comune di Venezia dovrà tenere conto della funzione di integrazione al reddito della locazione breve per coloro che svolgono tale attività in relazione ad una sola unità immobiliare. Il testo dice inoltre che il Comune può decidere di subordinare lo svolgimento dell’attività di locazione breve per oltre 120 giorni, anche non consecutivi, di ogni anno solare, al mutamento di destinazione d’uso e categoria funzionale dell’immobile”.