"Anche in questo caso abbiamo assistito ad un abuso e uso improprio dei decreti leggi. Continueremo a sottolinearlo perché le nostre Camere sono ridotte ad un monocameralismo alternato di fatto e siamo di fronte ad un esecutivo che continua ad incentrare i provvedimenti più importanti e significativi riducendo le Camera ad un ruolo di ratifica. Se vogliamo intervenire davvero sull'astensionismo che è il fenomeno più preoccupante di questa crisi della democrazia dovremmo affrontare il tema di una riforma organica degli enti locali e non limitarci ad interventi dettati da interessi di parte e di partito. Non basta 'elezione diretta ma dovremmo necessariamente dare più poteri ai sindaci che conoscono le esigenze dei cittadini e non privarli sempre di più dei loro poteri come sta accadendo con questa maggioranza.
Riteniamo che il numero dei mandati due o tre debba essere uguale per tutti i comuni, non possiamo accettare che ci sia una gerarchia legata al numero degli abitanti. Si sta introducendo una modalità di voto che va ad accentuare il voto di relazione rispetto al voto di opinione, continuando così ad avallare e dare un peso al voto di scambio e di clientela.
Il tema del numero dei mandati andava affrontato con una riforma del testo unico degli enti locali e questo proporremo.
Le riforme vanno fatto in generale e nell'interesse del Paese. Non condividiamo trasformismi né manovre di palazzo. Non condividiamo la politica di questo Governo epensiamo che debbano essere gli elettori a mandarvi a casa". Lo ha detto il deputato del Pd, Virginio Merola, intervenuto in Aula dichiarando il voto contrario del Pd al dl elezioni.