“Il Terzo settore deve essere supportato e non penalizzato. Tuttavia, la norma introdotta al Senato, la scorsa settimana, in sede di conversione del Dl fiscale che considera soggette a IVA attività fino a ora esenti, va esattamente contro questo principio. Notoriamente il Terzo settore non ha vita facile nel nostro Paese ma equipararlo alla stregua di una normale attività commerciale è assolutamente impensabile. Un’attività commerciale opera per realizzare un profitto, le associazioni del Terzo settore sono per definizione ‘no profit’, operano per scopi sociali e pertanto questa valenza andrebbe riconosciuta, valorizzata e trattata in maniera specifica e non mortificata e punita”. Lo afferma la deputata dem Stefania Pezzopane, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
“Dietro questa norma – conclude Pezzopane – c’è la volontà del governo di sanare la procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia per il modo in cui è stata recepita la soggettività passiva nell’art. 4 del D.P.R. IVA. Ma in questo modo si rischia di portare un colpo mortale ad un settore che ha dato tanto alle nostre comunità, specialmente in tempo di pandemia. Auspico che la norma venga ritirata e riscritta per salvaguardare il Terzo settore e al contempo tenga conto della disciplina da adottare sul piano tributario per evitare la procedura d’infrazione”.