“Nei giorni della chiusura totale, di silenzio assordante, c’era un’unica preoccupazione da parte di commercianti, artigiani e imprenditori: come faremo a ripartire? A pagare gli operai, le tasse, i fornitori? L’impegno del governo è stato dare risposte a queste legittime domande.
Il governo ha messo in campo garanzie pubbliche per liquidità immediata, consapevole che per la ripartenza non basta il fondo perduto o il sostegno economico una tantum, cosa che peraltro è stata fatta, ma serve una ingente fornitura di liquidità.
Il decreto liquidità si inserisce in questo quadro.
Il parlamento, grazie al governo che ha saputo ascoltare, è stato realmente centrale, realmente protagonista dei cambiamenti corposi che si sono effettuati.
Il partito democratico, è stato come un motore ibrido, discreto e pacato ma roboante nei momenti giusti.
Dal lavoro delle commissioni, esce un provvedimento rinnovato, più in sintonia con le richieste e le aspettative delle Piccole Medie Imprese.
Io esco, dal lavoro fatto in questi giorni, con la consapevolezza che è il tempo di costituire una banca pubblica, perlomeno è il tempo di cominciare a discuterne l’utilità.
Con questo decreto diamo le risposte ai nomi e ai visi che conosciamo, che frequentiamo, consapevoli che il nostro lavoro sarà utile alla ripresa delle loro aziende, è stato utile al Paese”. Lo ha detto in Aula la deputata del Pd, Martina Nardi, dichiarando il voto di fiducia del Pd al decreto Liquidità del governo.