Governo danneggia migliaia di giovani
"È inaccettabile il trattamento che il governo sta riservando a migliaia di giovani che nel 2017 hanno partecipato al bando per l’assunzione di 1148 nuovi allievi della Polizia di Stato, indetto per sopperire alla mancanza di organico". Lo dichiara Marco Di Maio, segretario della Commissione Affari costituzionali della Camera, a proposito del Dl semplificazioni.
"E dispiace - continua - che il Governo e la maggioranza di Lega e Movimento 5 stelle abbiano bocciato il nostro emendamento che avrebbe consentito di sanare questa situazione ed evitare una pioggia di ricorsi. Un bando, giova ricordare, che prevedeva tra i requisiti per potervi partecipare il non aver compiuto il 30esimo anno di età ed aver conseguito il diploma di licenza media inferiore. Dieci giorni dopo l’uscita del bando, il governo Gentiloni aveva approvato il dl sul 'riordino delle carriere', che ha introdotto, tra le altre cose, nuovi requisiti, come l’età non superiore a 25 anni e il possesso del diploma di istruzione secondaria superiore. Chi ci governa dovrebbe sapere che il decreto Gentiloni non può essere considerato retroattivo: è valido per i nuovi concorsi ma non per quelli già svolti. Invece, a bando aperto e con i concorsi in parte già svolti, un emendamento della Lega al Dl semplificazioni ha modificato i requisiti relativi all’età e ai titoli di studio necessari per poter accedere al concorso".
"Una scelta incostituzionale e discriminatoria che va a danneggiare chi per anni ha studiato e creduto di potercela fare. Ancora una volta questo governo e la maggioranza che lo sostiene fa pagare alle giovani generazioni il prezzo della propria incapacità", conclude.