• 17/03/2017

“È terminato nella notte in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera l’esame del decreto terremoto, il provvedimento è stato  molto rafforzato grazie anche all’impegno di tutti i gruppi politici,  della relatrice Chiara Braga e della sottosegretaria Paola De Micheli. Molte le misure per favorire la ricostruzione e il futuro, anche se c’è molto da fare. E’ stato approvato il mio emendamento che prevede che tutta la quota dello Stato dell’8x1000 sarà destinata, per 10 anni, alla ricostruzione e al restauro dei beni culturali distrutti o danneggiati  dal sisma.  La Commissione, esaminando la conversione in legge del decreto, ha infatti approvato  la mia proposta a sostegno dei beni culturali feriti. Si tratta di circa 150/200 milioni l’anno che garantiranno una fonte certa e sicura di finanziamenti, due miliardi in dieci anni.  Una proposta che sin dall’inizio ha incontrato il parere favorevole anche del Ministro Franceschini.

Quello dei beni culturali è uno dei settori più colpiti: solo le chiese distrutte o danneggiate sono oltre milleduecento.  Parliamo  di siti di alto valore artistico, storico, architettonico contenenti opere d’arte di pregio. Dalla necessità di ripristinare quei beni e quei luoghi, fondamentali per l’economia oltre che per la nostra identità, nasce un’opportunità  per il lavoro, le imprese, le università.  Un grande laboratorio di restauro, cultura e innovazione diffuso sul territorio; importante per l’Italia e l’Europa.

La voce “beni culturali” è già presente nelle destinazioni della quota dello Stato dell’8x1000, ma attualmente si disperde fra le altre. Concentrare i fondi su un solo obiettivo  renderà  più efficace e trasparente il loro utilizzo, incentivando anche i cittadini a preferirlo nella dichiarazione dei redditi. Tutti potranno anche in  questo modo contribuire al futuro delle comunità drammaticamente colpite. 

Un segnale di speranza  e di fiducia per quelle comunità. Un’idea di Italia da far vivere proprio a partire  dalle zone del sisma”. Lo afferma Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, sulla legge di conversione del decreto terremoto varata questa notte in Commissione nell’ambito della quale è stato approvato l’emendamento Realacci sull’8x1000.