“Abbiamo chiesto al ministro Patuanelli quali misure urgenti intenda assumere per rilanciare e sostenere il comparto dell’edilizia, favorendo anche una filiera produttiva italiana legata alla riqualificazione energetica e alla riconversione ecosostenibile. L'edilizia rappresenta da sempre un settore trainante del sistema economico ed occupazionale del nostro Paese e può costituire uno dei settori strategici per la ripartenza economica dell’Italia in questa Fase 2. Non dimentichiamo che la produzione in Italia del settore delle costruzioni è rappresentato per il 74 per cento dagli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio edilizio e delle infrastrutture esistenti, e non c’è alcun dubbio che un fattore di crescita è rappresentato dagli incentivi per l’efficienza energetica, fortemente voluti dai governi di centrosinistra di questi anni, che hanno svolto un’azione anticiclica, promuovendo la riqualificazione del patrimonio immobiliare, le politiche di risparmio energetico e di contrasto al consumo di suolo”.
Così in Aula Chiara Braga, capogruppo Pd in commissione Ambiente della Camera, intervenendo per il Question time.
La risposta del ministro che ha annunciato che nel decreto in approvazione nel prossimo Consiglio dei Ministri ci sarà l’aumento del Sismabonus e dell’Ecobonus al 110 per cento “ci vede molto soddisfatti - dichiara Martina Nardi, capogruppo Pd in commissione Attività produttive nella replica - questi provvedimenti rappresentano una bella pagina, ed esprimono concretamente quello che il governo vuole fare per il futuro, come può diventare l’Italia dopo l’emergenza covid: non tornare come prima, ma rendere il Paese un posto migliore dove vivere. L’edilizia - prosegue l’esponente dem - è da sempre il motore trainante dell’economia italiana, investire nel Sismabonus e nell’Ecobonus vuol dire che la qualità dell’abitare, la qualità delle città, è al centro della nostra azione politica. Siamo assolutamente convinti che questa sia la strada giusta. Certo - conclude Nardi - sappiamo che la burocrazia resta un grosso problema, a maggior ragione nell’edilizia, dobbiamo dunque fare di più e meglio per snellire le norme e renderla più semplici, per semplificare. Questa è la nuova sfida, per regalare agli italiani un Paese all’altezza del futuro”.