“Il governo italiano sta facendo gli approfondimenti tecnici per decidere se vendere all’Egitto due fregate militari della nostra Marina. Oltre agli approfondimenti tecnici, servono però valutazioni politiche.
Le fregate, come ogni altro assetto militare, possono essere vendute solo dopo esplicita autorizzazione della Farnesina secondo quanto previsto dalla legge 185/90. Il governo non può non ponderare bene una decisione così delicata. Non è una semplice decisione di diplomazia economica. Le considerazioni politiche da tenere in conto sono due. Abbiamo forti divergenze strategiche con l’Egitto rispetto alla Libia, visto che è il principale del generale Haftar, che sta attaccando il governo internazionalmente riconosciuto di Tripoli, che l’Italia sostiene. Abbiamo appena iniziato le attività della commissione di inchiesta per la morte di Giulio Regeni. Finché le autorità egiziane non collaboreranno per arrivare a un accertamento processuale regolare su chi ha rapito, torturato e ucciso Giulio e sui mandanti, non si può considerare l’Egitto come un paese con cui intrattenere normali relazioni tra alleati”.
Così Lia Quartapelle, capogruppo dem in commissione Esteri alla Camera, in un post sul suo profilo Facebook.