Pur di non far votare i fuori sede, la maggioranza s’impossessa di un provvedimento del Pd e condiviso da tutte le opposizioni, trasformandolo in una delega in bianco che rischia di non avere mai attuazione.
Un comportamento inaccettabile che denuncerò nella prossima riunione dei capigruppo nella quale chiederò al Presidente Fontana nella sua veste di garante di consentire alle opposizioni di portare avanti le proprie iniziative senza che ogni volta – penso alla pdl sulle madri in carcere – il governo tenti di svilirne la natura.
La “quota opposizione” non è una gentile concessione per riempire il calendario d’Aula e la richiesta del voto per gli studenti fuori sede non è un regalo ai giovani ma uno strumento base per l’esercizio della democrazia.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.