“Prendiamo atto della decisione che ha preso il Consiglio per gli Affari generali dell’Unione Europea e che rispettiamo, anche in considerazione della indubbia validità di una città del rilievo di Amsterdam. Tuttavia siamo certi che Milano avrebbe garantito ai 900 dipendenti di EMA e ai membri dei 7 Comitati scientifici in essa operanti una casa ideale e ricca dei servizi e delle peculiarità positive che solo il capoluogo meneghino avrebbe potuto dare”. Lo dichiara Bernardo, deputato del Partito democratico e Presidente della Commissione Finanze della Camera.
“La decisione presa dal competente organo dell’Unione – continua - pur lasciandoci con l’amaro in bocca, se non altro per la modalità di assegnazione della sede tramite sorteggio, non ci scoraggia nella nostra azione, consapevoli come siamo della strategicità di Milano nell’ambito del contesto economico europeo”.
“Ora, più di prima, avanti con la legge speciale per Milano e con la fiscalità di vantaggio per chi decide di investire nel territorio della Città metropolitana meneghina”, conclude.