“Fuori è già partita la campagna elettorale per le elezioni europee con slogan a tinte forti. Campeggiano nelle città manifesti con slogan contro l'Europa che mistificano la realtà e sminuiscono la posta in gioco. Una discussione di merito come quella indotta dalle mozioni può aiutare ad introdurre elementi di razionalità nel dibattito politico e pubblico complessivo. Dai dati riportati dal servizio meteo Copernicus, il mese di marzo 2024 è stato il mese di marzo più caldo di sempre e segue 12 mesi nei quali si sono registrate le temperature più alte di sempre. Tra le regioni più colpite c'è il Mediterraneo, all'interno di questo il nostro Paese. I cambiamenti climatici sono in corso, non sono negabili: lo dimostrano gli eventi estremi come l’alternarsi di siccità e alluvioni”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in commissione Attività produttive, nel corso delle dichiarazioni di voto sulle mozioni in materia di revisione dei meccanismi di tassazione delle emissioni di carbonio (Cbam) per le importazioni, a tutela della competitività delle aziende europee.
“E’ altrettanto chiaro – ha concluso Peluffo - cosa fare per contrastare i cambiamenti climatici: è nelle conclusioni della COP28 dello scorso dicembre a Dubai, in Europa con il Green Deal, nato come strategia di decarbonizzazione e al contempo è un nuovo paradigma industriale per rendere l'Unione Europea protagonista nella doppia transizione ecologica, energetica e digitale e il pacchetto ‘Fit for 55’. Ma dobbiamo anche registrare che al momento, all'aumentare delle ambizioni climatiche europee non corrisponde una stessa ambizione nelle altre giurisdizioni. L'invito che facciamo al governo alle forze di maggioranza, è di non parlare più di deroghe agli impegni di decarbonizzazione, perché i cambiamenti climatici non aspettano. Chiediamo piuttosto all'Europa di essere conseguente a quegli obiettivi, anche nella realizzazione di strumenti che rendano effettivamente protagonista il suo tessuto economico e produttivo della doppia transizione ecologica e digitale. Non deroghe ma sostegni mirati, per accompagnare la transizione, per rendere più competitive le imprese per includere i lavoratori”.