“E’ una buona notizia quella per cui Governo si è impegnato formalmente dinanzi alla Camera dei Deputati a convocare entro i primi giorni di marzo un tavolo con enti locali, sindacati e azienda sull’impianto ENI di Livorno.Un impegno formale che siamo sicuri questo Governo vorrà rispettare alla lettera, procedendo dunque alla prima riunione entro il prossimo 10 marzo.
Sono mesi che i parlamentari del Partito democratico, insieme ai sindaci del territorio livornese, i vertici della Regione Toscana, i sindacati, i lavoratori e le loro famiglie hanno sollecitato il governo ad occuparsi dell’Eni di Livorno.
Lo abbiamo fatto anche perché il caso dell’impianto ENI di Stagno è un caso esemplare sul quale si misurerà la capacità della politica di governare i processi di trasformazione economica, sociale ed ambientale del dopo-pandemia.
Possiamo e dobbiamo decidere di governare questi processi, di utilizzare l’occasione della transizione ecologica come percorso per rilanciare la nostra vocazione industriale - quella vocazione che ha reso l’Italia un grande paese manifatturiero - rispondendo alla duplice esigenza di difendere il nostro ecosistema e di modernizzare la nostra capacità industriale.
E’ un primo passo che abbiamo chiesto con forza e che il Governo decide finalmente di compiere, anche se sappiamo che la strada è ancora lunga e non mancheranno difficoltà. Noi del Pd continueremo a vigilare affinché la politica sappia, anche in questo caso, fare fino in fondo il proprio mestiere”. Lo ha detto replicando in Aula al Ministro D’Inca, il deputato livornese del Pd, Andrea Romano, prima firmatario di un’interrogazione al Governo sullo stabilimento Eni di Livorno, durante il QT alla Camera.