• 18/11/2021

E’ il momento di mantenere le promesse, il governo convochi il tavolo con Eni, gli enti locali e i sindacati sull’impianto ENI di Stagno Livorno come promesso il 6 ottobre scorso dal viceministro allo sviluppo economico Pichetto”. Lo ha affermato Andrea Romano, deputato livornese del PD, intervenendo in aula alla Camera dei Deputati. “Siamo di fronte ad una autentica emergenza lavoro relativamente al futuro dell’impianto Eni di Stagno-Livorno”, ha proseguito Romano. “Un’emergenza che solleva fortissime preoccupazioni, sia nei mille lavoratori diretti e dell’indotto sia nelle amministrazioni del territorio. Recentemente l’azienda ha comunicato di voler interrompere l’attività della linea carburanti dalla fine del 2022, senza comunicare né condividere alcun piano di sviluppo per questo impianto. Ci troviamo tra l’altro in una zona di crisi industriale complessa. Un’area su cui insiste l’Accordo di Programma per il rilancio dell’area costiera livornese sottoscritto nel 2016 dal Governo e dagli enti locali. Ma è un fatto che il Comitato Esecutivo di questo Accordo di Programma non si riunisce da oltre diciotto mesi, nonostante le molte sollecitazioni venute dai Sindaci del territorio. E’ una situazione che richiede l’intervento urgente del governo. Un intervento che  i parlamentari del Partito Democratico hanno più volte sollecitato, da ultimo in Commissione Attività Produttive: dove, lo scorso 6 ottobre, il viceministro allo Sviluppo Economico Pichetto si è detto disponibile a convocare un tavolo tra il ministero, gli enti locali e le rappresentanze sindacali per affrontare il tema del futuro di questo fondamentale impianto industriale. Alla voce del Parlamento si è unita, proprio oggi, la voce del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che ha scritto al Ministro Giorgetti chiedendo anch’egli che sia convocato un tavolo sull’Eni di Stagno. Ora il Governo deve tener fede ai propri impegni. Si dia seguito a quanto ha dichiarato il viceministro Pichetto un mese fa, in una sede istituzionale come la Commissione Attività Produttive, e si convochi finalmente un tavolo di concertazione tra l’Eni, il Governo, Regione, Sindacati ed Enti locali affinché questa grande azienda a controllo pubblico comunichi apertamente i suoi piani di sviluppo per questo impianto e vi sia finalmente un confronto volto a garantire la tutela dei livelli occupazionali e lo sviluppo di un insediamento industriale di valore strategico per l’intera costa toscana.