Salutiamo con favore e speranza la visita del Presidente colombiano Gustavo Petro in Vaticano, all'insegna del comune impegno con il Pontefice per la pace mondiale, il rispetto dei diritti sociali e la difesa dell'ambiente. Il Presidente Petro – in un lungo viaggio che lo ha portato da Città del Guatemala per sostenere l’insediamento del primo presidente progressista Bernardo Arevalo (suo padre fu deposto da un golpe nel ‘54) e poi a Davos per il Forum economico mondiale dove ha sostenuto la difesa dell’Amazzonia sull’ottica dell’enciclica Laudato si' – incontra oggi Papa Francesco. Voglio ricordare i molti legami esistenti tra Italia e Colombia, e in primo luogo la comune lotta al narcotraffico e al commercio di armi tra i porti di Buenaventura e Gioia Tauro all'insegna di una vera e propria connection criminale tra ndrangheta e cartelli colombiani. A questo proposito voglio esprimere la preoccupazione mia e del Partito Democratico per l’assassinio di 188 leader sociali uccisi nel corso del 2023 per la loro difesa dei diritti umani, dato che ha assegnato alla Colombia il triste primato mondiale del massacro di leader ambientalisti a livello internazionale. L'Italia e l’Europa non possono chiudere gli occhi davanti alla tragedia di milioni di migranti venezuelani che anche in Colombia soffrono discriminazione e razzismo; non mancherò di sollecitare il Parlamento Italiano rispetto ad una maggiore cooperazione con la Colombia e la sua popolazione, che da oltre mezzo secolo cerca di costruire la pace in mezzo ad un conflitto armato interno aggravato negli ultimi anni anche dal narcobussiness delle mafie italiane".
Così il deputato del Pd Fabio Porta.