Siamo in tanti che da anni proviamo a far introdurre il diritto al voto per i fuorisede che negli altri paesi avanzati esiste già. C’è stato un piccolo, seppur timido, primo passo da parte della maggioranza e del governo con questa possibilità per i soli studenti e non per chi lavora e per le sole prossime elezioni europee in via sperimentale, quindi non in modo strutturale e non per le elezioni politiche, di dare la possibilità agli studenti fuori sede di votare. Ma siccome non basta una legge per dare un diritto, nel senso che se poi questo diritto non è conosciuto, rimane in Gazzetta ufficiale e non viene esercitato, la ragione di questa conferenza stampa è fare in modo che si diffonda il fatto che c’è la possibilità seppure ancora in via sperimentale di votare alle prossime elezioni europee e anche di facilitare al massimo tutti coloro che ne verranno a conoscenza e vorranno esercitare questo diritto. Ringrazio il Comitato ‘voto dove vivo’ perché ha avanzato quattro proposte intelligenti, puntuali e giuste (pubblicare il modulo di richiesta, lanciare una campagna informativa in tv, far conoscere questa opportunità e semplificare le procedure) che noi proveremo a diffondere al massimo e su cui proveremo ad avere delle risposte sia dagli Atenei che dalla maggioranza per far sì che al prossimo 8 e 9 giugno ci siano quanti più possibili studenti fuorisede che possano votare e che possano effettivamente far sperimentare questo timido nuovo diritto che noi auspichiamo e faremo in modo sia solo un primo passo di una legislazione strutturale e molto più ampia sul tema.
Così la deputata del Pd Marianna Madia, intervenendo alla conferenza stampa alla Camera sul voto agli studenti fuorisede.