• 18/11/2020

“Chiediamo al governo di assicurare il rilancio della produzione dello stabilimento di Taranto e degli altri stabilimenti ex-Ilva, e di accelerare l'attuazione del piano nazionale della siderurgia, elemento strategico del Piano nazionale di ripresa. Il comparto dell'acciaio è, infatti, un settore strategico per la manifattura nazionale, e la siderurgia italiana è la seconda siderurgia europea, con oltre 200.000 dipendenti diretti e indiretti e 40 miliardi di fatturato di cui oltre un terzo diretto alle esportazioni. Lo sforzo che governo e Parlamento hanno fin qui posto in essere, con l'impegno di forti risorse per assicurare continuità a occupazione e produzione, è risultato determinante ma ancora non risolutivo per il sostegno e il rilancio del settore dell'acciaio e per la ripresa della produzione dell'impianto ArcelorMittal di Taranto, il più grande stabilimento siderurgico d'Europa. Ormai da settimane si registrano proteste e negli ultimi giorni si sono susseguiti manifestazioni, scioperi e serrate, a Taranto e anche in altri stabilimenti ArcelorMittal, come quelli di Genova, Novi Ligure e Racconigi”. Lo dichiara Serse Soverini, deputato Pd e componente della commissione Attività produttive, intervenendo in Aula per il Question Time.

Nella replica affidata a Gianluca Benamati, capogruppo Pd in commissione Attività produttive, l'esponente dem dichiara di “accogliere con fiducia le parole del ministro Patuanelli, ma sottolineiamo come in questi mesi abbiamo più volte espresso la nostra preoccupazione in ordine alla situazione del percorso industriale, agli investimenti ambientali e tecnici, al mantenimento degli impianti, alla gestione dei pagamenti ai fornitori, al mantenimento dell’occupazione. Capiamo un movimento verso produzioni con una minore  ‘impronta di carbonio’ basate su altoforno e forno elettrico. Bene una nuova società nella quale lo Stato sarà dominante, soluzione a cui collabora anche il ministro Gualtieri, ma attenzione per un socio che sarà naturalmente concorrente; tema questo che non deve essere sottovalutato. Anche la questione della interrompibilità deve trovare una soluzione rapida. Per queste ragioni - ha concluso Benamati - le chiediamo particolare attenzione ai rapporti con le parti sociali, essenziali per una buona gestione tecnica che riteniamo fondamentale, e di vigilare attivamente all'intero percorso di rilancio”.