“Dopo settimane di inutili balletti tra Lega e 5 Stelle finalmente il ministro Fontana ha svelato la verità sul patrocinio della Presidenza del Consiglio al sedicente “Congresso della famiglia”, e ha confessato che nessuna richiesta di ritiro è mai stata formalizzata. Di cosa parlano allora i pentastellati quando fingono di stracciarsi le vesti?”
- lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, commentando la replica del ministro della Famiglia e della disabilità, all’interrogazione di cui è firmataria -
“Differenze e liti all’interno del governo hanno trovato mediazione su tutto, ma – sottolinea la deputata Dem - su un tema come questo non c’è confronto: vince la Lega. E a pagare sono le donne, i bambini e tutta la società, che sarà più povera di cultura e diritti. Se veramente avessero voluto occuparsi di denatalità e di famiglia, allora avrebbero dovuto mettere in atto politiche per aiutare l’Italia a divenire un Paese per donne e uomini, dove la maternità non è né un obbligo né un diritto negato. Invece ci troviamo davanti a un governo che rivela tutta la sua ipocrisia. Infatti – spiega - nel decreto che istituisce il reddito di cittadinanza al voto in queste ore, penalizza proprio le famiglie numerose e quelle con un componente con disabilità”.
“Dietro il supposto tema della famiglia si nasconde, in realtà, l’affermazione di un modello retrivo di società a cui cercano di portare il Paese, attraverso provvedimenti inaccettabili come il ddl Pillon, e la creazione di un movimento internazionale sessista, omofobo, razzista e antifemminista. Una vera e propria Controriforma – conclude Rotta - a cui ci opporremo, in Parlamento e nel Paese”