"Le considerazioni sul femminicidio espresse dal consigliere della Lega Nord a Trieste, Fabio Tuiach, sono indegne e inaccettabili: affermare che si tratta di un'invenzione della sinistra non solo non corrisponde palesemente alla realtà dei fatti, ma offende chi ha perso la vita per colpa di una violenza che è purtroppo una realtà sempre più presente nella vita di tante ragazze e donne". Lo dichiara, in una nota, la deputata del Pd, Vanna Iori. "In quel post che è intriso di razzismo e di strumentalizzazione sulle unioni civili, Tuiach cita dati senza senso, minimizzando quelli relativi al femminicidio. Forse è bene ricordare al consigliere: secondo le elaborazioni Istat sui dati del ministero dell'Interno, sono state 149 le donne vittime di omicidi volontari nel 2016 in Italia. E se si esamina la relazione autore-vittima, di quei 149 omicidi di donne nel 2016, quasi 3 su 4 sono stati commessi nell'ambito familiare: 59 donne sono state uccise dal partner, 17 da un ex partner e altre 33 da un parente", prosegue Iori. "I numeri rendono ben evidente che il femminicidio è tutt'altro che un'invenzione e purtroppo investe molto spesso l'ambito familiare, dove a esercitare la violenza sulle donne è un parente, un partner o un ex fidanzato, a differenza degli omicidi verso uomini", aggiunge. "Gli investimenti, innanzitutto di natura educativa e culturale, che si stanno facendo nel nostro Paese hanno un valore straordinario e devono proseguire con sempre più vigore: il consigliere Tuiach, al contrario, dovrebbe chiedere immediatamente scusa perché chi esercita un ruolo nelle istituzioni dovrebbe dare l'esempio di tutela, non di certo utilizzare il femminicidio come uno strumento per invettive senza senso e offensive della dignità di tutte le donne", conclude la deputata del Pd.